Lebes Gamikos

Questa forma veniva usata nei riti di purificazione prima delle cerimonie nuziali, infatti, il suo nome significa letteralmente “vaso da matrimonio”. L’oggetto in questione è composto da un grande contenitore simile ad un dinos, nella parte inferiore, dal coperchio che sale in altezza a formare un altro contenitore, una lekane, il quale continuando a salire ne forma a sua volta un altro più piccolo, un mini lebes che alla fine ha come coperchio una oinochoe. Ad impreziosirne e caratterizzarne ulteriormente la fattura entrano in gioco le suggestive decorazioni che popolano l’opera in ogni sua superficie. Esse spaziano da rappresentazioni nuziali a scene di feroci scontri divini, il tutto intervallato da rituali di natura religiosa. Il vaso è arricchito da policromie bianche e bordeaux sovradipinte sui personaggi e sulle decorazioni, inoltre una leggera patina dà all’opera un effetto secolare come omaggio ispirato dai reperti originali tramandati dagli antichi artigiani. Questo oggetto è stato realizzato con tecniche antiche attraverso l'utilizzo di pitture naturali create manualmente con materie prime reperite in natura, le quali cotte in riduzione di ossigeno assumono i colori e le tonalità che le caratterizzano. Dalle argille ai pennelli, ogni processo è frutto di innumerevoli anni di archeologia sperimentale e studio alla ricerca della perfezione.

Opera unica contemporanea realizzata ex-novo con tecniche antiche. Altezza massima 116 cm. Diametro base 30 cm. Larghezza massima 42 cm