Perno centrale del simbolismo di quest’opera è il principio dell’universo, il cosiddetto Big Bang, rappresentato dalla campana che a sua volta è costituita da tre elementi chiave: la bombola di ossigeno da immersione, il batacchio al suo interno e la mela alla sua estremità inferiore. I primi due elementi della campana si riferiscono all’aria attraverso la quale il suono e la vita originati dal Big Bang si propagano per tutto l’universo. L’ultimo elemento, la mela, è un chiaro richiamo al frutto proibito dell’Eden che in questo caso rimanda alla curiosità di sperimentare qualcosa di nuovo, da sempre propulsore dell’evoluzione umana.
La mia storia, la mia missione
“Mi capitò di nascere” è la frase che mio zio, uno scultore e pittore di fama internazionale, ha scritto nella sua confessione nel catalogo “La scultura di Franco Verroca” del 1998, ed è sicuramente il modo migliore per presentarsi. Dunque, adottando la stessa espressione: “Mi capitò di nascere il 05/13/1964” e questo fu il mio primo giorno di luce della mia vita. Il mio primo disegno lo feci a 4 anni, dalle suore dell'allora asilo di S. Agata a Cremona, disegnai una chiesa in prospettiva. Durante il periodo delle scuole elementari vinsi il primo premio d'arte disegnando una tipica cascina della campagna cremonese. Da allora non ho più avuto la possibilità di esprimermi artisticamente. Il percorso formativo che ho scelto in ambito sanitario ha separato la mia passione dalla mia vita professionale.
Negli ultimi anni ho trovato il modo di esprimere il mio lato artistico. Sono riuscito così a presentarmi nella mia prima mostra da artista, inaugurata il 04/13/2019 a Cremona con dipinti, sculture e installazioni che vogliono comunicare e stimolare concetti filosofici, fisici e di stati d’animo, in cui l'uomo e la natura sono i protagonisti, una sorta di rapsodia cosmica.
Grazie per la vostra l'attenzione.
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